Al termine dei lavori parlamentari a Palazzo del Governo, i deputati hanno ricevuto un'insolito regalo offerto dall'Associazione cannabis ricreativa Ticino (ACRT). Un dono distribuito ai 90 deputati che consiste in un sacchettino contenente un grammo di marijuana accompagnato da un volantino.
La cannabis organica priva di veleni chimici e microbiologici distribuita ai granconsiglieri da Sergio Regazzoni doveva servire a sensibilizzare sul uso ricreativo e responsabile, in quanto in Svizzera il consumo illegale favorisce la criminalità organizzata mentre lo Stato non percepisce alcun vantaggio fiscale.
Il regalo, però, non è stato apprezzato da tutti e il membro dell’Associazione, su segnalazione del deputato PLR Giorgio Galusero, è stato prelevato dalla Polizia. Diversi (ma non tutti) sacchettini sono stati sequestrati dagli stessi agenti e il contenuto verrà sottoposto agli esami di laboratorio all'Istituto Alpino di Olivone.
La cannabis consegnata era tuttavia quella light, con un THC inferiore all’1% e quindi perfettamente legale: “Si è trattato di un’azione dimostrativa, non vogliamo incorrere in decreti d’accusa”, ha spiegato lo stesso Regazzoni.
Ma la vicenda non si è conclusa qui. La segreteria del Gran Consiglio si è affrettata a inviare una comunicazione ai deputati, per renderli attenti “ai problemi giuridici in cui potrebbe incorrere chi fosse trovato in possesso – segnatamente dalla Polizia o dalle autorità doganali – del sacchettino”.
In effetti, il fermo di un deputato in possesso di un piccolo quantitativo di canapa avrebbe potuto assumere i contorni di una commedia degli equivoci abbastanza esilarante.
Nel frattempo sulla pagina Facebook dell'Associazione è spuntato un post polemico: "Interrotta dalla polizia, lunedì sera 13 marzo 2017, l'azione ACRT di distribuzione di cannabis ai membri del Gran Consiglio ticinese. L'intervento degli agenti è stato sollecitato dal deputato PLRT Giorgio Galusero, ex tenente della polizia cantonale ed esponente di punta del proibizionismo nel canton Ticino".
Il regalo, però, non è stato apprezzato da tutti e il membro dell’Associazione, su segnalazione del deputato PLR Giorgio Galusero, è stato prelevato dalla Polizia. Diversi (ma non tutti) sacchettini sono stati sequestrati dagli stessi agenti e il contenuto verrà sottoposto agli esami di laboratorio all'Istituto Alpino di Olivone.
La cannabis consegnata era tuttavia quella light, con un THC inferiore all’1% e quindi perfettamente legale: “Si è trattato di un’azione dimostrativa, non vogliamo incorrere in decreti d’accusa”, ha spiegato lo stesso Regazzoni.
Ma la vicenda non si è conclusa qui. La segreteria del Gran Consiglio si è affrettata a inviare una comunicazione ai deputati, per renderli attenti “ai problemi giuridici in cui potrebbe incorrere chi fosse trovato in possesso – segnatamente dalla Polizia o dalle autorità doganali – del sacchettino”.
In effetti, il fermo di un deputato in possesso di un piccolo quantitativo di canapa avrebbe potuto assumere i contorni di una commedia degli equivoci abbastanza esilarante.
Nel frattempo sulla pagina Facebook dell'Associazione è spuntato un post polemico: "Interrotta dalla polizia, lunedì sera 13 marzo 2017, l'azione ACRT di distribuzione di cannabis ai membri del Gran Consiglio ticinese. L'intervento degli agenti è stato sollecitato dal deputato PLRT Giorgio Galusero, ex tenente della polizia cantonale ed esponente di punta del proibizionismo nel canton Ticino".
Testo del volantino:
Ai Lodevoli membri
del Gran Consiglio
della Repubblica e Cantone Ticino
Piazza Governo 5
6500 Bellinzona
CANNABIS REGOLAMENTATA, SOCIETÀ TUTELATA
Anche in Ticino, come nel resto della Confederazione, decine di migliaia di persone consumano canapa nonostante sia illegale: lo si voglia o meno è un dato di fatto che non si può nascondere.
A trarre vantaggio da questa situazione è la criminalità organizzata, albanese in primis, con la vendita all'incirca di 100 tonnellate di cannabis all'anno. Una cifra d'affari nel nostro Paese stimata in 1 miliardo di franchi per il narcotraffico e sui quali lo Stato non solo non percepisce nessun vantaggio fiscale.
Un'attività criminale che rende insicura la nostra società e produce danni alla salute dei consumatori: il mercato illegale mette in vendita cannabis tossica a causa dei veleni chimici e microbiologici contenuti e documentati nelle ricerche del professor Bernahard della facoltà di medicina legale dell'Università di Berna.
Cinquant'anni di proibizionismo della canapa in Svizzera e in Ticino hanno prodotto e producono più danni che benefici. Il consumo continua ad aumentare; la criminalità a crescere e la prevenzione mostra tutti i suoi limiti.
La regolamentazione del consumo di cannabis appare quindi come l'unica soluzione per porre rimedio ad una situazione che da dannosa possiamo trasformare in win-win per il consumatore, lo Stato e la società.
Cordiali saluti
Associazione Cannabis Ricreativa Ticino - ACRT
Allegato: campione omaggio di cannabis organica e priva di veleni chimici e microbiologici.
Servizio Tv de Il Quotidiano del 14.03.2017 (RSI)
Ai Lodevoli membri
del Gran Consiglio
della Repubblica e Cantone Ticino
Piazza Governo 5
6500 Bellinzona
CANNABIS REGOLAMENTATA, SOCIETÀ TUTELATA
Anche in Ticino, come nel resto della Confederazione, decine di migliaia di persone consumano canapa nonostante sia illegale: lo si voglia o meno è un dato di fatto che non si può nascondere.
A trarre vantaggio da questa situazione è la criminalità organizzata, albanese in primis, con la vendita all'incirca di 100 tonnellate di cannabis all'anno. Una cifra d'affari nel nostro Paese stimata in 1 miliardo di franchi per il narcotraffico e sui quali lo Stato non solo non percepisce nessun vantaggio fiscale.
Un'attività criminale che rende insicura la nostra società e produce danni alla salute dei consumatori: il mercato illegale mette in vendita cannabis tossica a causa dei veleni chimici e microbiologici contenuti e documentati nelle ricerche del professor Bernahard della facoltà di medicina legale dell'Università di Berna.
Cinquant'anni di proibizionismo della canapa in Svizzera e in Ticino hanno prodotto e producono più danni che benefici. Il consumo continua ad aumentare; la criminalità a crescere e la prevenzione mostra tutti i suoi limiti.
La regolamentazione del consumo di cannabis appare quindi come l'unica soluzione per porre rimedio ad una situazione che da dannosa possiamo trasformare in win-win per il consumatore, lo Stato e la società.
Cordiali saluti
Associazione Cannabis Ricreativa Ticino - ACRT
Allegato: campione omaggio di cannabis organica e priva di veleni chimici e microbiologici.
Servizio Tv de Il Quotidiano del 14.03.2017 (RSI)